La storia di Torre delle Cornacchie, nota anche come Torraccia o Torre Spaccata, si intreccia con leggende e storie di magia. Il suo nome deriva dal fatto che è stata a lungo il luogo di ritrovo delle cornacchie, che spesso si adagiavano tra i muri della Torre e sulla cima.
Eretta su un piccolo poggio nel XI secolo come anteposto di vigilanza per proteggere Roma dai pericoli provenienti da Nord, la Torre è stata costruita con i basalti staccati dalla strada romana originaria. Ancora oggi, sulle pietre della Torre sono visibili i segni dei carri e delle bighe che un tempo percorrevano quei sentieri.
Intorno al 1300, la struttura fu colpita da un fulmine e, come spesso accade, il fenomeno le fece guadagnare un'aura di mistero. Da questo avvenimento nacquero tante leggende: in particolare, si diffuse la storia di un tesoro sepolto nel giardino di cui le cornacchie erano le guardiane, e il fulmine, come segno divino, ne avrebbe svelato il punto esatto di sepoltura.
Un’altra leggenda vuole che un alchimista vissuto nella Torre, Erasmo Tiraboschi, avesse trovato il segreto della pietra filosofale. Secondo questa narrazione, il fulmine venne scagliato dall’Onnipotente in persona che, essendo stato sfidato, volle punire sia l’uomo che le sue invenzioni.
Oggi, le leggende che circondano la Torre e la sua bellezza senza tempo rendono questo luogo unico e affascinante, dove passato e presente si fondono in un'atmosfera di magia e mistero.